mercoledì, ottobre 02, 2013

UBUNTU 13.04 e scheda video

Scheda grafica: Nvidia GeForce 8600 GS

lspci -nn | grep -i vga

 01:00.0 VGA compatible controller [0300]: NVIDIA Corporation G86M [GeForce 8600M GS] [10de:0425] (rev a1)
 

Per aggiornare o installare versione aggiornata:


sudo apt-add-repository ppa:ubuntu-x-swat/x-updates
sudo apt-get update
sudo apt-get install nvidia-current
sudo apt-get upgrade
sudo reboot



X cancellare i driver Nvidia:
sudo apt-get --purge remove xserver-xorg-video-nouveau
sudo apt-get --purge remove nvidia-*

lunedì, novembre 14, 2011

LACIE LINUX ETHERNET DISK


Another Hard Disk Added!!!!



lessy@Lessy:~$ lsb_release -a
No LSB modules are available.
Distributor ID: Ubuntu
Description:    Ubuntu 10.04.3 LTS
Release:        10.04
Codename:       lucid


lessy@Lessy:~$
lessy@Lessy:~$ sudo lshw -short
H/W path            Device     Class       Description
======================================================
                               system      VT8605
/0                             bus         8604-686B
/0/0                           memory      128KiB BIOS
/0/4                           processor   VIA Samuel 2
/0/4/9                         memory      32KiB L1 cache
/0/1e                          memory      1GiB System Memory
/0/1e/0                        memory      DIMM [empty]
/0/1e/1                        memory      1GiB DIMM
/0/1e/2                        memory      DIMM [empty]
/0/100                         bridge      VT8605 [ProSavage PM133]
/0/100/1                       bridge      VT8605 [PM133 AGP]
/0/100/1/0                     display     ProSavage PM133
/0/100/7                       bridge      VT82C686 [Apollo Super South]
/0/100/7.1          scsi0      storage     VT82C586A/B/VT82C686/A/B/VT823x/A/C PIPC Bus Master IDE
/0/100/7.1/0.0.0    /dev/sda   disk        160GB ST3160812A
/0/100/7.1/0.0.0/1  /dev/sda1  volume      13GiB EXT4 volume
/0/100/7.1/0.0.0/2  /dev/sda2  volume      996MiB Linux swap volume
/0/100/7.1/0.0.0/3  /dev/sda3  volume      135GiB Windows NTFS volume
/0/100/7.1/0.1.0    /dev/sdb   disk        500GB ST3500630A
/0/100/7.1/0.1.0/1  /dev/sdb1  volume      232GiB Windows NTFS volume
/0/100/7.1/0.1.0/2  /dev/sdb2  volume      232GiB Windows NTFS volume
/0/100/7.2                     bus         VT82xxxxx UHCI USB 1.1 Controller
/0/100/7.3                     bus         VT82xxxxx UHCI USB 1.1 Controller
/0/100/7.4                     bridge      VT82C686 [Apollo Super ACPI]
/0/100/7.5                     multimedia  VT82C686 AC97 Audio Controller
/0/100/c            eth0       network     RTL-8139/8139C/8139C+
/0/100/f                       bus         FW322/323


giovedì, novembre 10, 2011

RSNAPSHOT: my test

 sudo nano /etc/rsnapshot.conf


###########################
# SNAPSHOT ROOT DIRECTORY #
###########################

# All snapshots will be stored under this root directory.
#
snapshot_root   /media/data00/backup

....

#########################################
#           BACKUP INTERVALS            #
# Must be unique and in ascending order #
# i.e. hourly, daily, weekly, etc.      #
#########################################

#interval       hourly  6
interval        daily   7
interval        weekly  4
#interval       monthly 3

....

###############################
### BACKUP POINTS / SCRIPTS ###
###############################

# LOCALHOST
backup  /media/data1_/Ufficio_Tecnico/          localhost/


TEST X VERIFICARE LA SINTASSI:

lessy@Lessy:~$ sudo rsnapshot configtest
Syntax OK
lessy@Lessy:~$

AVVIO DI RSNAPSHOT

 lessy@Lessy:~$ sudo rsnapshot daily

ATTUALMENTE CRON E' CONFIGURATO COSI' (versione mooolto preliminare)
(per editare cron: crontab -e)


lessy@Lessy:~$ sudo crontab -l
PATH=/usr/sbin:/usr/bin:/sbin:/bin


15 17 * * * /usr/bin/rsnapshot daily


20 20 * * * echo "Backup riuscito: $(date)" >>  /media/data00/Log_backup/backup_log.log


59 23 * * 3 sudo shutdown -h now


My Ubuntu Partitions and Sizes

SDA
/dev/sda1----EXT4----(13Gb)----S.O.
/dev/sda2----swap
/dev/sda3----ntfs----(135Gb)
SDB
/dev/sdb1----ntfs----(232Gb)
/dev/sdb2----ntfs----(232Gb)
---------------------------------------------
SDA1 -----S.O
SDB2-----backup----(data2_)
SDB1-----data-----(data1_)

SDA3-----backup----(data00)

giovedì, novembre 03, 2011

Rimuovere Pacchetti da Terminale

sudo apt-get remove nomepacchetto

Se non si ricorda esatamente il nome del pacchetto digitare sudo apt-get remove e le prime lettere del programma poi click due volte del tasto tab e verrà restituito come output la lista dei programmi che si possono rimuovere
Questo vale anche per l' installazione di pacchetti.

venerdì, luglio 08, 2011

ARECA BACKUP

DOWNLOAD:
http://sourceforge.net/project/showfiles.php?group_id=171505


UNZIP
tar -xvfz ./nome_archivio.tgz


To make Areca executable:
chmod a+x areca.sh check_version.sh chmod a+x -v bin/*

To launch Areca :

  • Use "./areca.sh" for the graphical user interface (default)
  • Use "./bin/run_tui.exe" for the command-line interface

VNC

#####@#####:~$ vnc4server@####:~$ sudo apt-get install vnc4server xinetd
[sudo] password for #####:
Lettura elenco dei pacchetti... Fatto
Generazione albero delle dipendenze
Lettura informazioni sullo stato... Fatto
vnc4server è già alla versione più recente.
I seguenti pacchetti NUOVI saranno installati:
xinetd
0 aggiornati, 1 installati, 0 da rimuovere e 94 non aggiornati.
à necessario scaricare 146kB di archivi.
Dopo quest'operazione, verranno occupati 397kB di spazio su disco.
Scaricare:1 http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ lucid/main xinetd 1:2.3.14-7ubu ntu3 [146kB]
Recuperati 146kB in 0s (146kB/s)
Selezionato il pacchetto xinetd.
(Lettura del database... 79001 file e directory attualmente installati.)
Estrazione di xinetd (da .../xinetd_1%3a2.3.14-7ubuntu3_i386.deb)...
Elaborazione dei trigger per ureadahead...
ureadahead will be reprofiled on next reboot
Elaborazione dei trigger per man-db...
Configurazione di xinetd (1:2.3.14-7ubuntu3)...
* Stopping internet superserver xinetd [ OK ]
* Starting internet superserver xinetd [ OK ]

#####@#####:~$ vnc4server

vnc4server: Wrong type or access mode of /home/#####/.vnc.
#####@#####:~$ sudo vnc4server

New '#####:1 (root)' desktop is #####:1

Starting applications specified in /home/######/.vnc/xstartup
Log file is /home/#####/.vnc/######:1.log


mercoledì, settembre 22, 2010

PULIRE UBUNTU

La pulizia di un sistema operativo è molto importante, e Ubuntu in questo senso ha fatto passi da gigante. Qui di seguito vedremo come con pochissimi semplici comandi potremo tenere sempre “pulito” e “scattante” il nostro sistema operativo. Il primo comando pulirà la cache di tutti i programmi installati, mentre il secondo (altamente consigliato!), pulirà solo quelli non più installati. Ed infine altri comandi utili come la pulizia del file di configurazione.

1- Pulizia della cache dei programmi installati.
– Da terminale:

sudo apt-get clean

2- Pulizia dei programmi non più installati.
– Da terminale:

sudo apt-get autoclean

3- Dalla versione 6.10 di Ubuntu c’è un terzo comando che è molto più che consigliato, perché va a pulire anche le eventuali dipendenze non più utilizzate da programmi precedentemente installati.
– Da terminale:

sudo apt-get autoremove

4- Potremmo fermarci qui che andrebbe già benissimo, ma se vogliamo abbiamo a disposizione anche il seguente comando che dovrebbe pulire i pacchetti orfani non precedentemente identificati.
– Da terminale:

sudo apt-get install deborphansudo apt-get remove --purge `deborphan`

5- Ed infine la pulizia del file di configurazione.
– Da terminale:

sudo dpkg –purge `COLUMNS=300 dpkg -l "*" egrep "^rc" cut -d -f3`

giovedì, settembre 24, 2009

mercoledì, luglio 22, 2009

come montare hard disk e penne usb

per installare un nuovo disco rigido sotto linux bisogna prima montarlo i comandi che si usano sono mount e umount.
facciamo , l'esempio che vogliamo installare un nuovo hard disk nel nostro sistema
per prima cosa dobbiamo creare il punto di montaggio del disco
quindi da terminale scriviamo sudo mkdir /mnt/disco
così creaimo una cartella chimata disco dentro mnt
adesso dobbiamo vedere come il sistema vede il nuovo disco rigido guardiamo dentro la cartella dev e cerchiamo il nome che linux assegna al nuovo disco rigido potrebbe essere hdb1 o sdb1 se serial ata, per visualizzare in modo corretto i vari nomi che linux assegna ai vari dischi ci viene in aiuto pure comando fdisk con la seguente sintassi:

sudo fdisk -l



Mettiamo il caso che il nostro nuovo disco viene visto come sdb1 per poterlo utilizzare adesso digitiamo
sudo mount /dev/sdb1 /mnt/disco
adesso possiamo utilizzare il disco premetto che il nuovo disco dovrebbe già essere formattato per poterlo utilizzare.
per smontare il disco si scrive sudo umount /mnt/disco

Utilizzando il comando mount cosi come habbiamo fatto riusciamo ad utilizzare il disco però se riavviamo il sistema perderemo accessibbilità al disco per fare rimanare i permessi di accesso anche al successivo riavvio della macchina si deve modificare il file fstab.

Modifiche da effettuare al file fstab
digitiamo sudo gedit /etc/fstab
e alla fine del file di testo digitiamo la seguente riga
/dev/sdb1 /mnt/disco ext3 defaults,auto,user 0 0
se la partizione non è ext3 si deve cambiare con la partizione giusta del vostro disco.
se volete far apparire l'icona del vostro disco sul desktop dovrete digitare:

sudo ln -fs /mnt/disco /home/nomeutente/Desktop/hard-disk

mercoledì, marzo 11, 2009

GuidaWiFi

Preparativi

Installazione dei pacchetti necessari

Prima di procedere è necessario installare il pacchetto wireless-tools.

Configurazione del router

Inizialmente è consigliato configurare router wireless come una «rete aperta», disabilitando tutte le politiche di sicurezza come WEP e WPA. In ogni caso sarà necessario configurare il «Nome della rete» (ESSID) all'interno della configurazione del router.

Installazione e configurazione della scheda di rete

Alcune schede wireless funzionano senza problemi, specialmente quelle equipaggiate con chipset Orinoko, Prism2 e Atheros. Nel caso in cui la propria scheda non fosse stata correttamente riconosciuta o non dovesse funzionare è utile consultare la guida a ndiswrapper.

Identificazione dell'interfaccia di rete

Per conoscere il nome assegnato alla scheda di rete è sufficiente digitare il seguente comando all'interno di una finestra di terminale:

iwconfig

Il risultato del precedente comando dovrebbe essere simile al seguente:

lo        no wireless extensions.

eth0 no wireless extensions.

sit0 no wireless extensions.

wlan0 unassociated ESSID:off/any

Mode:Managed Channel=0 Access Point: 00:00:00:00:00:00

Bit Rate=0 kb/s Tx-Power:off

Retry:on RTS thr:off Fragment thr:off

Power Management:off

Link Quality:0 Signal level:0 Noise level:0

Rx invalid nwid:0 Rx invalid crypt:0 Rx invalid frag:0

Tx excessive retries:0 Invalid misc:0 Missed beacon:0
Se tutti i dispositivi elencati dovessero avere la dicitura «no wireless extensions» ciò potrebbe essere dovuto ad un mancato riconoscimento della scheda. In tal caso consultare la guida a ndiswrapper.

Configurare la scheda di rete in Ubuntu

Fare clic su Sistema -> Amministrazione -> Rete per aprire Amministrazione di rete.

Una volta avviato lo strumento di amministrazione, verranno elencate una serie di schede di rete attualmente installate e riconosciute dal sistema. Sotto la voce «Configurazione wireless» dovrebbe comparire la dicitura «L'interfaccia wlan0 non è configurata». Per configurare connessione è sufficiente selezionarla dunque fare clic su «Proprietà».

Nella finestra delle proprietà sarà necessario inserire nel campo «Network Name (ESSID):» l' ESSID assegnato in precedenza al proprio router; se si ha disabilitato la codifica WEP è possibile lasciarlo vuoto. Una volta configurati tutti i parametri fare clic su «OK».

Se presente, selezionare l'interfaccia «eth0» e disattivarla; in linea generale è consigliato disattivare tutte le interfacce di rete relative alle altre schede. Selezionare la connessione senza fili (nell'esempio «wlan0») e fare clic sul pulsante «Attiva». Per verificare l'avvenuta connessione è sufficiente avviare un browser e navigare. In alternativa è possibile verificare la propria connessione ad Internet con il comando ping. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:

ping -n 4.2.2.2 -c 4

Il risultato del precedente comando dovrebbe essere simile al seguente:

PING 4.2.2.2 (4.2.2.2) 56(84) bytes of data

64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=1 ttl=205 time={some value}

64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=2 ttl=205 time={some value}

64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=3 ttl=205 time={some value}

64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=4 ttl=205 time={some value}
Nel caso in cui il risultato dovesse essere simile a «Destination host unreachable» o «request timed out» ciò segnalarebbe la presenza di qualche errore nella configurazione.

Per verificare che i DNS siano stati impostati correttamente è sufficiente utilizzare il comando ping con un nome di dominio. Quello che segue è un esempio:

ping google.com -c 4

Il risultato dovrebbe essere simile al seguente:

PING google.com (216.239.37.99) 56(84) bytes of data

64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=1 ttl=205 time={some value}

64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=2 ttl=205 time={some value}

64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=3 ttl=205 time={some value}

64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=4 ttl=205 time={some value}

Nel caso si riceva un errore simile a «unknown host» è necessario controllare se gli indirizzi dei DNS.

Configurare la scheda di rete in Kubuntu

Fare clic su Menu K -> Impostazioni di sistema -> Connessioni.

Una volta avviata l'applicazione, fare clic su «Modalità amministratore» dunque selezionare la scheda «Rete senza fili».

All'interno della «Configurazione 1» la casella «Interfaccia: rileva automaticamente?» dovrebbe avere già il segno di spunta e nel relativo campo dovrebbe essere mostrata la scheda di rete rilevata automaticamente dal sistema. Se così non fosse, è possibile impostare manualmente il nome della scheda precedentemente identificata con iwconfig.

Se si ha scelto la protezione WEP, il campo <Nome di rete» può essere lasciarlo vuoto.

Una volta configurata la rete, fare clic sul pulsante «Attiva» che si trova vicino alla scelta della configurazione da caricare (la numero 1) e poi fare clic su «Applica» per salvare le impostazioni.

Per verificare l'avvenuta connessione è sufficiente avviare un browser e navigare.

In alternativa è possibile configurare la rete senza fili con KWiFiManager, raggiungibile da Menu K -> Internet -> KWiFiManager (Gestione LAN senza fili). Per maggiori informazioni è possibile consultare il manuale in italiano.

Configurare la scheda di rete da riga di comando

Se è possibile navigare il web la scheda è configurata e funzionante. In caso contrario è possibile farla funzionare configurandola da riga di comando. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:

ifconfig

Verrà stampata a schermo la lista delle schede di rete presenti nel sistema. L'interfaccia di rete LAN cablata è solitamente chiamata «eth0». Per disattivare tale interfaccia è sufficiente digitare il seguente comando:

sudo ifdown eth0

Ripetere tale operazione per tutte le interfacce di rete, esclusa l'interfaccia di loopback «lo». Una volta disabilitate tutte le interfacce digitare il seguente comando per abilitare la scheda di rete senza fili:

sudo ifup wlan0

Controllare con il comando ifconfig se il procedimento è andato a buon fine e verificare l'avvenuta connesione provando a navigare il web oppure utilizzando il comando ping. Nel caso in cui la rete non dovesse ancora funzionare digitare i seguenti comandi:

iwconfig wlan0 mode managed
iwconfig wlan0 channel 11
iwconfig wlan0 essid networkname

La dicitura «mode managed» specifica la modalità con la quale stabilire la connessione al un router wireless. I parametri «channel» e «essid» devono essere adattati alla configurazione del router.

Ogni scheda di rete possiede un numero identificativo univoco chiamato indirizzo MAC. Molti router wireless consentono di restringere l'accesso a degli indirizzi MAC specifici. È possibile reperire l'indirizzo MAC della propria scheda senza fili con il comando ifconfig wlan0, sostituendo la dicitura «wlan0» con il nome della propria scheda di rete. L'indirizzo dovrebbe comparire sulla prima riga, dopo «HWaddr».

NetworkManager

NetworkManager è un programma che si occupa di gestire le connessioni di rete in modo facile ed intuitivo. Funziona sia con le connessioni via cavo (Ethernet) che quelle Wireless; per quest'ultime è possibile impostare la codifica WEP o WPA. Si gestisce graficamente attraverso una piccola icona che si posiziona nella barra di sistema e può risultare particolarmente comodo se si ha la necessità di cambiare spesso la rete, spostandosi da un luogo all'altro.

Al momento è possibile impostare la rete solamente con il servizio DHCP. Il supporto per IP statici sarà implementato nelle prossime versioni.

martedì, marzo 10, 2009

Configurazione Ethernet

# Questo file descrive le interfacce di rete disponibili
#sul sistema e
come attivarle.
#Per maggiori informazioni, consultare interfaces(5).


# L'interfaccia di rete di loopback
auto lo
iface lo inet loopback
address 127.0.0.1
netmask 255.0.0.0

#DHCP
auto eth0
iface eth0 inet dhcp

# "auto eth0" il dispositivo eth0 si attiva in automatico al boot
# "iface eth0 inet dhcp" l'interfaccia iface eth0 deve avere
#un indirizzo nello spazio IPV4 e si configura in auto con DHCP

# se la rete ed il server DHCP sono configurati nn necessitano
#altre configurazioni. Il DHCP fornisce il gateway (comando route)

# l'IP (comando ifconfig) e viene usato un server DNS sulla rete
#(file /etc/resolv.conf)



#STATICO

iface eth1 inet static
address 192.168.0.2
netmask 255.255.255.0
gateway 192.168.0.1


#verificare se il dispositivo è eth0 o eth1 ecc..


# è necessario specificare manualmente i server DNS in /etc/resolv.conf, che dovrebbe contenere qualcosa tipo:

search miodominio.it
nameserver 192.168.0.1
nameserver 4.2.2.2

# prova anche: search com
# La chiave search specifica la stringa che viene accodata ad un
#nome di host incompleto.
# ln questo caso è stato specificato com. Pertanto quando viene
#eseguito il comando ping ubuntu,
# questo viene interpretato come ping ubuntu.com.
 

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